Viaggiare conviviale

I punti cospicui che ci aiutano ad orientare le nostre rotte:

  • il vero viaggio è l’incontro con l’altro;
  • un viaggio di gruppo è un patto tra persone che decidono di abitare insieme, per un dato periodo, una porzione di mondo;
  • l’uomo è piccolo e lento, il suo sguardo, l’olfatto ed il tatto sono poco sviluppati e per percepire bene hanno bisogno che si proceda senza fretta;
  • la barca non è di per se un mezzo ecologico, sono i nostri comportamenti a rendere l’abitare meno impattante sull’ambiente;
  • la semplicità e l’essenzialità sono alla base del benessere;
  • vivere con consapevolezza la dimensione del qui ed ora;
  • porsi nella prospettiva dell’ascolto dell’altro;
  • essere curiosi di guardare e sentire lo spazio vicino a noi;
  • essere reciproci nell’accoglienza;
  • limitare l’uso di strumenti tecnologici prediligendo l’agire pratico;
  • trovare spazi di meditazione;
  • esercitare la consapevolezza nello spostarsi;
  • non sfidare l’ambiente e la natura ma porsi nelle condizioni di sentirne l’energia positiva;
  • non affrontare con presunzione il mare e non mettersi mai in condizioni di rischio;
  • essere consapevoli che la stessa acqua in cui ci bagnamo per piacere spesso è teatro di tragedie immani, agire nel rispetto delle vite prese dal mare;
  • viaggiare, anche in barca, non solo l’estate;
  • in ogni gruppo il passo è naturalmente sempre quello del più lento;
  • viaggiare non è evadere per sfogare frustrazioni;
  • il viaggio è desiderio, l’imprevisto decide il tragitto (non facciamo tuors organizzati);

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